Un viaggio lungo sentieri immaginari, sognati e impastati di materia.
I NovoTono tracciano il loro percorso nel linguaggio della contemporaneità con tratti impressionistici e carichi di un loro profondo sentire.
about "Wanderung"
REVIEWS
Wanderung vede il dialogo tra i clarinetti dei fratelli Andrea e Adalberto Ferrari. Scelta non facile, per le inevitabili uniformità e limitazioni. I due polistrumentisti lombardi sanno però sfuggire alle trappole della noia e con percorsi conditi di ironia e una solida tecnica strumentale, che guarda alle più avanzate ricerche senza essere pedante.
Vengono in mente Braxton, per rigore, e Carlo Actis Dato, per l’umorismo acidulo.
Vi si ascoltano diversi clarinetti, dal contrabbasso all’alto: il primo , in particolare, essendo poco usato, è motivo di particolare interesse.
Ospiti nel finale Isles & Lives il trombonista Federico Cumar e Luca Serrapiglio al sax soprano.
In particolare questo brano mette in luce le qualità compositive e le potenzialità di un duo che merita attenzione e sostegno.
Flavio Massaruto
Jazz It
NovoTono are two Italian master clarinet players, the brothers Adalberto and Andrea Ferrari, the former also playing soprano sax and the latter baritone sax. This beautiful record brings a combination between modern classical music, jazz, free improvisation and avant-garde. All tracks have a clear structure, with anchor points for reference to the two musicians, sometimes with rhythmic patterns played by one of them, but those are just the basis for the improvisations. Their approach is abstract yet intimate at the same time. The title, "Wanderung" is the German word for hiking or even stronger for migration, with reference to a poetic line "perfection lies in he who sees the entire world as a foreign land", (probably) meaning that you have to look at things with fresh eyes, full of wonder and surprise at what you see, full of opportunities to explore, even the familiar. And that describes the music well. There are familiar rhythms and patterns, even references to Italian folk music, but it all sounds suprising and new. Don't expect real melodies though, the most you get are sounds over rhythm and sound patterns, often with lots of space in between. Only on the two "Ship's Log" tracks does the excitement increase in some twirling abstract, almost funky line. On the longest and last track "Isles & Lives" Federico Cumar joins on trombone and Luca Serrapiglio on soprano sax, and it is also the most varied piece of the album, with some joyful dance-like tune played by the bass clarinet, once in a while backed up by the other horns, slowing down for the other clarinet to play a mournful solo built around silence, disturbed by some abstract chaotic interference of the other instruments, changing the dance-tune into something sad and plaintive, slowly taking up speed again with other reeds in unison acting in counterpoint until the trombone takes over, deep, dark and menacing, yet all ends well, with joy returned and all four musicians playing together. The Ferrari brothers clarinet playing is stunning, and their music is creative and exploratory, while still remaining intimate and close. This seems to be the hallmark of the label, and it's an approach we can only welcome.
Stef Gjissels
Free Jazz Blog
From a different perspective is NovoTono , an italian duo consisting of brothers Adalberto and Andrea Ferrari.
On this ten songs outing of compositions penned mostly by Adalberto, the duo’s ability to mantain one’s interest over the corse of the program speaks to their skills as improvisers who offer a compelling sound palette.
Often, a repetitive motif is the launch pad for delivering the goods, such as Adalberto’s bass clarinet on “The Walking Thought”.
NovoTono is about exploration of sound within the contest of an unfolding story.
A sparse landscape painted by Andrea’s baritone, the interwoven bari and bass clarinet shine of Andrea’s “Dal Monte, La Notte Del Mare” proves illustrative.
As for the diversified landscapes, look no further than the delicious low-tones of Adalberto’s contrabass clarinet, with its spunk inspiring on “Ship’s Log #1”, as well as the fluttering birds of the companion piece, “Ship’s Log #2” and communicative zones of “Soundscapes”, a piece written by Andrea that embellishes unison lines and reflective sonoritiy.
While the duo certainly exibits a spark for rugged improvisation without pre-planned contexts, much of the record swims in realms where quietude and sparse music-making inspires the the duo.
A percussive, yet subdued vibe pervades “Cloudy Waltz”, where percussive reed wisps rule the day, whereas “Dream Up” shimmers due to Andrea’s facile bari work, while “Notturni Luoghi” is percussive, yet hushed.
As a final note the duo becomes a full-on quartet on the record’s final piece, “Isles&Lives”, that matches the sparse realms pursued by the Ferraris, with the additional hues of trombonist Federico Cumar and soprano saxophonist Luca Serrapiglio to relish a shimmering groove.
NovoTono demonstrates a surprising depth garnered from a relatively limited sonic canvas.
James Collins
Cadence
L’ottava edizione per casa Amirani ci presenta la realtà dei Novotono: alla base, un duo impro-jazz-colto in cui, eluso un isolato caso (il mirabile ‘pastiche’ di contemporanea, velata tradizione popolare e – micro – improvvisazione vagliata nei particolari di Isles & Lives) dove si constata un modello-a-quattro, viaggiano con fare serpeggiante, morbido e incline all’astrazione i fiati di Adalberto e Andrea Ferrari. Sax soprano, clarinetto normale, basso e contrabbasso si impadroniscono del primo, mentre al secondo spetta il compito di creare una ‘controffensiva’ tonale con l’impiego di clarinetto alto, normale e sax baritono. Potrete facilmente ipotizzare, dunque, senza neanche aver sentito ancora un solo frammento di “Wanderung”, che il gioco proposto da questi musicisti si erge principalmente sui (gentil) contrasti armonici, formati dalla vicinanza di fiati provenienti dalla stessa famiglia, ma di diverso genere e tonalità.
La poesia di questi incastri mi fa pensare, metaforicamente, ad una specie di tetris immaginario dove al posto delle costruzioni, con le ipotetiche combinazioni da ricercare, vediamo scendere in picchiata una carambolata di suoni (metafisici) congiunti, istintivamente tra loro, mediante un’astrusa forza d’attrazione imperniata sulla diversità… di spessore… di volume… di tecnica.
Certo, un discorso, questo di cui sopra, difficile da esporre in termini razionali, ma comunque facilmente riscontrabile una volta che, inserito il cd nel lettore, la fatata, laconica scia minimale di The Walking Thought scandisce l’inizio e prende il sopravvento con un percorso eterogeneo, frastagliato, ma sempre impeccabile nella sua perfezione, linearità, e anche chiarezza… pulizia.
Nonostante il campo d’azione dei nostri non sia certo tra i più convezionali, la nitidezza dei vari timbri sonori è d’indubbio valore; niente, comunque, che ci porti dalle parti del – come lo definisco solitamente – soft-avant jazz à la Ecm: da un lato mostruosamente (ben) registrato, dall’altro completamente asciutto di poli-ricerca sperimentale autentica.
Questa è tutta un’altra storia: un’indagine improv-contemporanea avventurosa, impostata sin dalla scelta del titolo, vero e proprio manifesto-mood del cd. “Wanderung” richiama gli spiriti liberi, viaggiatori indirizzati su sentieri ignoti, privi sia di una meta precisa da raggiungere, sia di un posto che rievochi stabilmente le proprie origini.
“Wanderung” è:
«… the romantic myth of the adventure traveller… He belongs to the walk… He hasn’t a birthpalce to come back…»
Musica d’essai per palati ultra-fini.
Sergio Eletto
Kathodik
Improvvisazioni costruite a contrappunto e declinate sul doppio asse clarinett/clarinetto basso e sax baritono/sax soprano.
Composizioni non auto-referenziali con una buona predisposizione alla ricerca timbrica e un saggio dosaggio dei pieni e dei vuoti.
A volte sembra che per fare della buona musica le cose che servono sono poche.
Ma se i panorami risultano rarefatti ciò non significa che dietro non ci sia un lavoro di preparazione e motivazioni serie.
I due Ferrari di NOVOTONO lo dimostrano con questa loro prima uscita.
Alfredo Rastelli
Sands Zine
Last but not the least, Novotono, progetto in duo dei fratelli (se non prendo una cantonata) Ferrari, Adalberto eAndrea, alle prese con le diverse tipologie di clarinetto e sax (alto, bass, contrabass, soprano, baritone) e che riconfermano la Amirani records come preziosa fonte di jazz finissimo ed ispirato. “Wanderung” segna la continuità della scuola AACM con le nuove realtà jazzistiche americane, in un gioco ad incastri che è un vero e proprio dialogo a due, comprensivo di fasi in cui i toni sono accesi ed altre in cui a prevalere sono le pause e i relativi silenzi; il climax è raggiunto nell’overture di the walking thought, splendido esempio di jazz da camera, nella corale chiosa finale diisles & lives, nei crescendi di dal monte, la notte del mare e, infine, nei toni contemporanei di cloudy waltz e delle due ship’s log.
Da seguire con attenzione.
Michele Coralli
Blow –up 118, March 08
Passeggiata per un paesaggio sonoro
I due fratelli Adalberto Ferrari al clarinetto, clarinetto basso, clarinetto contrabbasso e sax soprano e Andrea Ferrarial clarinetto, clarinetto alto e sax baritono hanno deciso di presentarsi in duo per questa incisione sulla Amirani Records, label guidata da Gianni Mimmo.
La via intrapresa è quella dell´avanguardia, indicata da nomi come quelli di Roscoe Mitchell e Anthony Braxton, senza compromessi di sorta. L´improvvisazione è celebrata su tutta la famiglia dei clarinetti, compreso un insolito clarinetto contrabbasso. A fare compagnia ci sono Federico Cumar al trombone e Luca Serrapiglio al sax soprano su"Isles & Lives".
Per quasi un´ora l´alternanza agli strumenti tiene desta l´attenzione su paesaggi inusuali, su strutture che spuntano all´improvviso, momenti creativi che dal nulla si formano rendendo partecipe l´ascoltatore dell´invenzione sonora.
La radicalità della loro proposta può sembrare insolita per l´ambiente italiano, poco incline, rispetto ad altri paesi europei, a dare spazi a musiche meno orientate sulla prevedibilità. Fortunatamente non è mancato il coraggio di mettere su CD un tentativo riuscito di dialogo a due al di fuori di strutture note, una passeggiata in atmosfere improvvisate che hanno come riferimento solo se stesse e l´estemporaneità dell´esecuzione.
Cosimo Parisi
While the cover is really classy and the fact many of the musicians on this label have a jazz/learned/contemporary background might bring forth the idea it’s soft-new age-jazz you can listen while having your macrobiotic meal, the music sails in much trouble waters.
The fact all the music is played with clarinets, saxophones and trombone makes the listening not so comfortable above all if you consider this’ not “wallpaper jazz” and as you may suspect by yourself to avoid falling in the sad “innocuous jazz” category they needed ideas.
Yes, they have ideas and they probably put it on paper while filling the blacks of the pentagram since the majority of the tracks are composed and by some means quite geometrically that makes it all interesting, but on the other hand the side effect is that sometimes it’s really tortuous.
As you can guess the recording is quite bright-clean like the majority of the other materials on Amirani but it gets rough just with some low registers and I say cause beside under the decisional profile it means in their compositions Novotono tried to explore every possible sound solution (according to their initial intentions, of course!).
It would be easy and, above all, wrong to compare “wanderung” to the mighty Rova Quartet but let’s do it just to help you (and above all me) to describe further on this release.
If compared to the historical releases of the Californians this one is forcedly less choral, more absorbed in abstraction but just here and there when they go for improvisational break in between written solutions. I’m tented to add Novotono sounds also sharper and colder, that make me think to a lot of avant white jazzists like Time Berne (he’s not always cold, I know, shame on me!), Kyle Bruckmann or Scott Rosemberg just to mention some names you may know.
I know, “mr. know it all”, is there complaining Braxton is whiter than the snow said that, dear mr. “know it all”, you will agree if you’re into horns dueling with contemporary music and above all into jazz trying not to be wall paper music, you’d better give a listen.