ON WAR
Un tema sempre attuale
REVIEWS
Un racconto di guerra, la voce di un uomo anziano, ricordi della guerra civile spagnola, il massacro di Guernica. La narrazione è sottolineata da un accompagnamento sonoro fortemente espressionistico a base di oggetti vari e mahai metak, una chitarra da tavolo a 10 corde. Il brano si intitola Gernika Eta Bermeo e lo si deve al musicista Xabier Iriondo e a suo padre Karmel, il narratore. Apre così questa raccolta di nove contributi sul tema della guerra, prodotta dall’etichetta di Gianni Mimmo, che partecipa alla “discussione” proprio con il brano successivo strutturato in quattro austeri frammenti, Fight Figure, per soprano e basso, tra le cose migliori della raccolta, o meglio del concept. Spicca poi il Niruru Ensemble, ovvero Cristiano Calcagnile, Monica Demuru, Vincenzo Vasi e ancoraIriondo (Xabier) che eseguono Excerpts From I-III-IV Tables Of Enuma Elish And Conclusions, per voci, theremin, percussioni, elettroniche, basso elettrico e mahai metak, un volo ai confini della realtà, quella drammatica della guerra. Affascinante anche il duo di tromboni Angelo Contini e Federico Cumar. Propongono una surreale conversazione dal titolo Speakin’ Bones. Fiammeggiante prima, rarefatto poi il contributo dell’ensemble di Nicola Guazzaloca, Them, che rinverdisce i fasti del free jazz. Altrettanto fanno il Trio Novo Tono di Adalberto e AndreaFerrari rispettivamente al clarinetto basso e al baritono (con Cristiano Calcagnile alla batteria) nel brano Lost Identities, e il duo Claudio Fasoli (tenore)/Mario Zara (piano) in Raw. Non del tutto convincente il collage sonoro diPierfrancesco Mucari, Massive Rising, mentre al contrario, altra perla è Persephone, duo voce (Shirin Demma) e percussioni (Francesco Cusa), canto/pianto appassionato e struggente, forse per qualcuno che non c’è più.Confezione curata e raffinata come è nello stile Amirani.
Gennaro Fucile
Quaderni d'Altri TempiUn tema attuale come pochi, grazie ai tanti focolai di guerra sparsi per il mondo, piccoli ma costantemente accesi.Gianni Mimmo e la sua Amirani Records hanno dato il tema in mano ad diversi artisti ed ognuno a contribuito con un brano a descrivere il proprio modo di vedere la distruzione provocata dagli esseri umani che per un motivo o l´altro passano alle armi.
I rumori del brano di apertura sono di Xavier Irondo, e fanno da sottofondo ad una voce spagnola, quella del padreKarmel che racconta di Gernika, dei fascisti italiani e del bombardamento della cittadina basca che diede ispirazione ad un quadro di Picasso diventato famoso. È un racconto cui il sottofondo di rumori elettronici e percussioni dà un senso di inquietudine che si aggiunge a quello che suscita la tragedia dei fatti raccontati.
A seguire Gianni Mimmo, da solo al sax soprano ed al sax basso nella rievocazione di una figura di danza bellica fra i due elementi. I musicisti italiani non si sono fatti pregare per fornire il materiale all´album, dal ricco booklet pieno di fotografie e commenti. Ci sno ancora, nell´ordine: Cristiano Calcagnile, l´ensemble del pianista Nicola Guazzaloca, autori, in sette, di una performance memorabile.
Il duo del veterano Claudio Fasoli (che commenta il brano: "Hiroshima e Nagasaki") al sax tenore e Mario Zara al pianoforte. Poi Pierfrancesco Mucari da solo ai sassofoni ed oggetti varii, il duo di Francesco Cumar e Angelo Contini, ambedue al trombone, la voce di Shirin Demma e le percussioni di Francesco Cusa ed infine il trio conAdalberto Ferrari al clarinetto basso, Andrea Ferrari al sax baritono e Cristiano Calcagnile alla batteria.
Il genere creativo si confronta con il tema guerra e ne esce un album interessante, per il quale va sottolineato il notevole lavoro di produzione: il booklet, i musicisti invitati, l´editing, i brani scelti, sono testimoni di una passione non comune per il genere creativo.
Vittorio Lo Conte
MusicZoom"War is an evergreen issue - La guerra è un tema sempre d'attualità". E su questo non si può certo dare torto a Gianni Mimmo, animatore di questo ulteriore lavoro che lega genuinità di ispirazione a idee progettuali mai scontate o banali. Ad ogni musicista è qui stato chiesto di comporre un brano basato su personali indagini attorno al tema dei conflitti. Ci siamo sempre espressi in maniera non univoca sulla questione anche quando, a destra e a sinistra, le guerre si sono iniziate a chiamare in altri modi, edulcorando la violenza più brutale con concetti "vendibili" tra una pubblicità e l'altra. E Mimmo ci aveva da tempo anticipato l'intenzione di produrre un lavoro non solo ispirato da un tema che anche musicalmente è sempre stato molto sfruttato nella storia, ma anche per via di un'idea non tanto di denuncia, quanto di una presa di posizione - crediamo - per dire che alcuni musicisti non si allineano a consolidate posizioni indotte da una sempre più diffusa lobotomia sociale.
Diversi quindi i partecipanti a questo On War e tutti ottimamente calate nell'efficacia della rappresentazione le composizioni radunate attorno al progetto. Si parte da Xabier Iriondo che raccoglie la testimonianza del padreKarmel arruolato a quindici anni per combattere nella Guerra di Spagna, nonché testimone del bombardamento di Guernica. Poi Gianni Mimmo in un livido multi-traccia per sax soprano e basso. Il Ninuru Ensemble raccoglie lo stesso Iriondo, Cristiano Calcagnile, Monica Demuru e Vincenzo Vasi per l'esecuzione di una sorta di madrigale corrotto da elettronica e rumori, forse uno dei momenti più ispirati del disco assieme al duo voce/batteria di Shirin Demma e Francesco Cusa. Graffianti gli interventi di Claudio Fasoli e Mario Zara nel loro ostinato per pianoforte e sax tenore, il duo di tromboni Angelo Contini e Federico Cumar. Infine l'ensemble di Nicola Guazzaloca e l'eruttivotrio Novo Tono impegnato in un irruente free che è stato, a quanto ci consta, uno degli ultimi linguaggi utilizzati dal jazz per alzare la voce contro le molte cose che non vanno in questo mondo. Qua e là, delle piccole voci si levano ancora. Non si parla alle masse, ma qualcuno di noi ne è comunque sollevato.